Alghero da quel momento in poi diventa una vera e propria enclave in Sardegna, da cui vengono cacciati tutti gli abitanti locali per essere ripopolata esclusivamente da catalani.
La città lega indissolubilmente la propria identità alla cultura catalana, riconoscibile ancora oggi e nella lingua che vi si parla.
Tra la fine del Quattrocento e la fine del Cinquecento, si erige buona parte del bellissimo centro storico, con le sue splendide testimonianze dello stile architettonico gotico-catalano riconoscibile nella chiesa di San Francesco e nei palazzi Columbano, d'Albis, Guillot e Machin, il tutto racchiuso dagli imponenti bastioni della cinta muraria.
Di epoca successiva sono la Cattedrale di Santa Maria, la chiesa di San Michele e i palazzi ottocenteschi che si affacciano sulla Piazza Civica.
Nel territorio circostante la città si possono apprezzare gli importanti siti archeologici della reggia nuragica di Palmavera e la necropoli neolitica di Anghelu Ruju, le bellissime spiagge delle Bombarde e del Lazzaretto e le splendide Grotte di Nettuno.